Buona visione https://vimeo.com/98338664
martedì 17 giugno 2014
Ecco il video che documenta l'esperienza di alternanza scuola/lavoro svolta dai ragazzi di IIIF e IVG presso la Cascina Forestina nelle giornate dal 12 al 15 maggio e 19,20 e 23 maggio
Buona visione https://vimeo.com/98338664
Buona visione https://vimeo.com/98338664
martedì 10 giugno 2014
MOSTRA PANTA REI Teatro La Creta
MOSTRA PANTA REI
Teatro La CretaIn occasione del Concerto Aperitivo in Musica e dello spettacolo teatrale
degli studenti del Liceo Marconi
Giugno 2014
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MOSTRA PANTA REI
venerdì 23 maggio 2014
La roggia, l'Ontano Nero e il Viburno
La roggia
è il classico corso d'acqua che si può trovare nelle campagne. Esse sono dei
canali artificiali usati per irrigare i campi, alimentare mulini ad acqua o
piccole centrali elettriche. È caratteristico della pianura padana ed è anche
necessario per la sua sopravvivenza. Possono essere diramazioni di vie d'acqua
principali oppure il proseguimento dei fontanili (corsi d'acqua artificiali che
vengono fatti sgorgare dalle falde acquifere).

L'Ontano Nero è un albero (è presente solo un tronco) e non un arbusto (i rami si ramificano dal tronco centrale a livello del terreno). Il nome deriva dal celtico e significa "vicino all'acqua" infatti si trova nei boschi umidi o vicino a corsi d'acqua (come le rogge). In media è alto intorno ai 10 metri ma può raggiungere anche i 25-30 cm, tuttavia difficilmente supera i 100 anni di età. Le foglie sono caduche, sparse e picciolate, col margine dentellato. Può essere confuso con il Nocciolo ma quest’ultimo ha una foglia più morbida ed è un arbusto.
Il Viburno (Viburnum) è un albero alto fino a 10 m e con arbusti che possono raggiungere i 5 m d’altezza. Ha il fogliame molto decorativo e un’abbondante fioritura, con fiori solitamente di colore bianco e grandi. Nella prima Bucolica Titiro, parlando con Melibeo, confronta Roma con Mantova utilizzando l’altezza dei Cipressi rispetto ai bassi Viburni; è una similitudine di un mondo (Roma) molto più grande rispetto al semplice ambiente pastorale; Virgilio vuole rappresentare la superiorità di Roma, indicata dal Cipresso, che si innalza fino al cielo, su Mantova, indicato dal Viburno.
Greta T., Federica S. e Caterina C.
mercoledì 21 maggio 2014
Pacciamatura e bosco giovane
La pacciamatura è un'operazione di gestione del bosco che serve per limitare la crescita di una determinata pianta infestante in questo caso il ciliegio tardivo. L''operazione viene effettuata perchè la pianta in questione, il ciliegio, andando avanti negli anni potrebbe fare piazza pulita intorno a se. Si vuole quindi evitare una eccessiva espansione del ciliegio tardivo alloctono (che non fa parte dei boschi originari della pianura padana) perchè è molto infestante negli ambienti aperti e assolati e prevale sulle piante autoctone che invece si vogliono favorire. Prima di tutto vengono tagliate le piante, dopo che si raccolgono manualmente i rami più grossi e dopo una ulteriore pulitura con il rastrello vengono stesi sui ricacci del ciliegio dei teli neri su cui verranno posti i rami raccolti per evitare di far volare i teli.
Il bosco giovane è caratterizzato dalla presenza di alberi piccoli e giovani (lo si capisce osservando attentamente il tronco), dalla scarsa quantità di arbusti e dal fatto quindi che il suolo è di conseguenza meno coperto dai raggi del sole, e quindi la zona rimane più soleggiata. La minore ricchezza di alberi e arbusti è dovuta alla presenza invadente del ciliegio tardivo.
Fabio S. e Stefano M
VISITA ALL'INTERNO DEL BOSCO VECCHIO
Oggi la nostra classe (4°G) si è recata alla Cascina Forestina, situata a Cisliano ed appartenente al Parco Agricolo Sud Milano,per un'iniziativa organizzata dalla scuola. Durante la visita all'interno del bosco vecchio si è divertita ad imitare Virgilio nell'egloga 1, ovvero ad assegnare uno o più aggettivi ad ogni pianta, osservandolo attentamente nei minimi dettagli. Il bosco vecchio è caratterizzato dalla presenza di alberi grandi e vecchi e dall'abbondante quantità di arbusti. Questo è il risultato che è venuto fuori:
FARNIA----->complessa,sublime
ROBINIA-----> altezzosa,esile,mostruosa
NOCCIOLO-----> flessuoso
SAMBUCO-----> raffinato
La Farnia (Quercus robur) : albero con una struttura complessa visto il suo fusto slanciato e resistente e i continui cambiamenti nei rami che si aggrovigliano sempre di più col passar del tempo. Presenta un tronco possente. Questa complessità è importante dal punto di vista ecologico perché crea numerose nicchie che ospitano una ricca biodiversità di specie di insetti e uccelli.
E’ una pianta sublime perché la sua grandezza e imponenza ti
lascia senza fiato.
La Robinia (Robinia pseudoacacia) : pianta altezzosa visto
che può raggiungere fino ai 25 metri d’altezza.
E’ una pianta esile e mostruosa poiché presenta un tronco
alto e sottile con chiome rade.
Il Nocciolo( Corylus avellana): arbusto che può raggiungere
massimo i 5 metri d’altezza ed ha una espansione della chioma decisamente
superiore. E’ un arbusto flessuoso dato che i rami sono molto elastici.
Il Sambuco (Sambucus nigra ): arbusto che produce bacche
nere-violacee, il legno è molto leggero e la corteccia presenta lenticelle.
E’ una pianta raffinata perchè produce infiorescenze
composte da piccoli fiori biancastri.
Stefano M. e Giacomo D.
lunedì 19 maggio 2014
Coltivazione dei campi in cascina
Erba medica: coltura da foraggio, è una leguminosa come il
trifoglio e il pisello. Ideale per ripristinare la quantità di azoto nei campi.
E’ coltivato con la rotazione triennale delle
colture, una tecnica agricola che si è diffusa in
varie zone d'Europa a partire dalla fine dell'Alto
Medioevo e del x°secolo, che consiste nell’alternare leguminose,
frumento e lasciare a maggese un campo, questo metodo consente al
terreno di restare fertile e di garantire un maggiore ricavo dal raccolto.
L’erba
medica, viene raccolta alla metà di maggio (maggengo), nel periodo di inizio
della fioritura, viene fatta seccare ed è poi destinata al nutrimento per ovini
e bovini.
Frumento: coltura a secco che può essere
seminata sia alla fine
dell’inverno sia in autunno, si mantiene autonomamente e per crescere gli bastano solo le piogge, nella Cascina Forestina viene
coltivato il grano tenero dal quale si ricava la farina, che viene usata per la
produzione di pasta e pane
ad uso dell’agriturismo o ceduta ai gruppi di acquisto attraverso la vendita
diretta.
Si
coltivano inoltre farro, grano saraceno e mais, quest’ultimo in funzione della disponibilità d’acqua
irrigua.
Andrea G. e Giacomo D.
Quali posti si potrebbero migliorare?
Arrivando quotidianamente con l'autobus alla Cascina e percorrendo quindi a piedi il sentiero che collega la fermata del bus Z551 con il punto di ritrovo non ho potuto non notare il canale che costeggia il sentiero. Mi è apparso spoglio e mal curato, in netto contrasto con i campi circostanti, dove ciò che viene coltivato appare così ordinato e uniforme. In alcuni punti al margine del canale la vegetazione risulta bassa e povera, in altri invece si possono osservare piante come un olmo, diverse robinie e alcune farnie. Tale contrasto, così netto, rischia di stonare. la mia proposta è quella di infoltire la vegetazione con l'inserimento di altre piante alte e arbusti così da rendere il tutto più omogeneo e fiabesco creando quindi una siepe alberata, simile ad altre che si possono ammirare all'interno della cascina, come ad esempio quella che costeggia il sentiero che conduce ai campi di grano, dove possiamo notare una fitta vegetazione, comprendente numerosi arbusti e anche un ontano nero.
Giulia M. e Samuele B.
domenica 18 maggio 2014
Il sentiero virgiliano di Giulia M.
È proprio in luoghi come il bosco che circonda la Cascina
Forestina che ci rendiamo conto di quanto in realtà passato e presente siano
vicini: quando ad esempio leggiamo la prima egloga di Virgilio, ci accorgiamo
di come ciò che descrive lui sia visibile ancora oggi. Ovviamente i luoghi descritti
da Virgilio, circostanti Mantova, non sono quelli che visitiamo noi oggi, ma
possiamo notare quanto le sue parole e descrizioni siano valide tutt'ora. I due
pastori protagonisti dell'Egloga, Melibeo e Titiro, stanno parlando del fatto
che il primo deve abbandonare le proprie terre per recarsi in città mentre il
secondo può continuare tranquillamente il proprio lavoro. Quando Melibeo dice
'Hìc intèr densàs | corylòs modo nàmque gemèllos, spèm gregis, àh, | silice ìn
nudà | conìxa relìquit. Saèpe malum hòc nobìs, | si mèns non laèva fuìsset, dè
caelò tactàs | meminì praedìcere quèrcus.' Dobbiamo concentrare la nostra
attenzione su "densas corylos", cioè il denso nocciolo (indico il
nocciolo) e su "dè caelò tactàs | meminì praedìcere quèrcus" cioè le querce
fulminate dal cielo ci predissero ciò (indico la quercia). Noi oggi, come ho
già sottolineato, non vediamo gli stessi alberi di Virgilio ma ne possiamo
vedere altri che richiamano però gli avvenimenti raccontati da Virgilio. Possiamo
affermare infatti confermando le parole di Virgilio che il nocciolo appare
davvero denso e ricco di fogliame e se spostiamo la nostra attenzione sulla
quercia di ben 250 anni che abbiamo osservato noteremo che in cima il ramo
principale, quello che approssimativamente attorno ai 50 anni della pianta doveva
invece essere il tronco centrale, appare reciso, fulminato. Si può notare come
la pianta è poi sopravvissuta crescendo attorno al ramo reciso senza morire.
Così possiamo vedere, come nella bucolica di Virgilio, una quercia che è stata
fulminata, tenendo conto che quando si parla di predizione è perché nell'antica
Roma quando una casa o un terreno o appunto un albero venivano fulminati si
consideravano maledetti dagli dei che avevano quindi mandato un negativo
segnale al proprietario del luogo: la quercia fulminata di Melibeo ne avrebbe
dovuto predire la cacciata.
Ecco alcune delle foto fatte in Cascina
sanguisuga
scorpione d'acqua
campo di grano tenero
allevamenti di oche e galline
Giulia M.





giovedì 13 marzo 2014
3E | 4G | Nuovi materiali
Materiali aggiunti in occasione della mostra
presso lo Spazio Seicentro
a Milano
ASPETTANDO L'EXPO
MARCONIANI E RAGAZZI
DEL LICEO FUSTEL DI STRASBURGO
A CONFRONTO
LA DARSENA: SITUAZIONE ATTUALE
FOTOGRAFANDO IL NAVIGLIO
LA MOSTRA CONTINUA ONLINE
LOCANDINA
SPAZIO SEICENTRO
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Ebook | Aspettando l'Expo
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Ebook | Marconiani e ragazzi del liceo Fustel di Strasburgo a confronto
Presentazione del progetto Panta Rei ai ragazzi del liceo Fustel di Strasburgo http://issuu.com/progettopantarei/docs/strasburgo
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MOSTRA PANTA REI Spazio Seicentro
MOSTRA PANTA REI
Spazio Seicentro
Mostra interattiva e spettacolo teatrale
degli studenti del Liceo Marconi
Marzo 2014
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mercoledì 5 marzo 2014
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giovedì 27 febbraio 2014
lunedì 10 febbraio 2014
MILAN'S DARSENA
The Main Project:
The main project for the requalification of
Navigli, peculiarity the harbour, is very important for the city development
but above all for the next EXPO in 2015 when the most important financial
metropolis in Italy will be visited by millions of people from every country.
This event will be the turning point for our city and this project will be the
centre.
The principal idea has been the re-opening
of the Ticinello and other important water-courses that connected all the
Navigli in Darsena where the boat can load and unload goods of every type.
Moreover the planners decided to use these river to transport people every day to
one of the most important area in Milan, the square of Porta Ticinese where
traffic will be reduced increasing pedestrians areas.
An other important plan will be into effect
belong this water-courses where will be able to walk between water and green in
quietness and without warring about cars and motorcycles thanks to the creation
of a pedestrian areas only.
The works will end in December 2014 and
during these the workers found an archaeological rest from the Romans Empire
that will be protected from the corrosion with specific materials.
All the people who live in Milan hope that
this project will be carried out in time and that it will be useful to restart
the economy in Italy.
Matteo De Simone, Pietro Villani 3^F
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domenica 9 febbraio 2014
LA PASSERELLA CICLOPEDONALE
La passerella ciclopedonale che a Milano dovrà collegare la Darsena con il sito dell’EXPO previsto per il 2015 sarà lunga circa 20 km. Il progetto prevede che essa dalla Darsena, al momento in riqualificazione, si estenda lungo il corso del Naviglio Grande sino allo scalo ferroviario di San Cristoforo, dove è in fase di pianificazione la realizzazione di un nuovo parco. A sud è prevista, allo scopo di valorizzare le aree agricole e i canali idrici della zona meridionale della città, la costruzione di una passerella per bici e pedoni che si unirà con il Parco delle Risaie. Per quel che riguarda invece la zona nord di San Cristoforo , il percorso ciclopedonale della Via d’Acqua, procederà lungo una passerella prima in via Giordani per giungere poi in via Bisceglie fino ad congiungersi ai percorsi dei futuri parchi dei Piani Integrati di Intervento che sono al momento ancora in fase di costruzione. Il tratto proseguirà poi nel Parco dell’Olona fino a raggiungere il Parco delle Cave. La Dorsale ciclopedonale si allungherà quindi a nord, verso il Bosco in città e il parco Trenno, attraversando in seguito il Gallaratese, per arrivare alla Cascina Merlata e quindi al sito dell’EXPO. Superando i confini di Milano arriverà al Parco delle Groane fino al percorso ciclabile in fase di costruzione che costeggerà il Canale Villoresi per poi arrivare nei comuni quali Pero, Rho, Arese, Bollate e Garbagnate Milanese.
A quale scopo?
· ricucire il rapporto dei milanesi con la natura, in particolare i canali d’acqua artificiali e i parchi
· rendere più sicura la vita dei ciclisti
· favorire la bicicletta, più ecologica, rispetto alle automobili, più inquinanti, diminuendo il traffico cittadino
Fonte: https://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/In%20Comune/In%20Comune/Strategia%20di%20Sviluppo/Grandi%20Progetti/Via%20dAcqua%20-%20Parco%20EXPO_Strategie%20di%20Sviluppo_Grandi%20Progetti
Giulia M. e Greta T.
A quale scopo?
· ricucire il rapporto dei milanesi con la natura, in particolare i canali d’acqua artificiali e i parchi
· rendere più sicura la vita dei ciclisti
· favorire la bicicletta, più ecologica, rispetto alle automobili, più inquinanti, diminuendo il traffico cittadino
Fonte: https://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/In%20Comune/In%20Comune/Strategia%20di%20Sviluppo/Grandi%20Progetti/Via%20dAcqua%20-%20Parco%20EXPO_Strategie%20di%20Sviluppo_Grandi%20Progetti
Giulia M. e Greta T.
sabato 8 febbraio 2014
DISCOVERING LEONARDO'S
NAVIGLI
The “navigli” have been meeting points and channels to trade exchanges. Today there are clubs, eating places, painter's studios and hydraulic systems as dams and locks.
Alzaia Naviglio Pavese, Alzaia Naviglio Grande and Darsena are the most visited places of
During the holidays there are antiques markets, modern markets and markets of general arts. In the spring festival there is also the flowers' feast which is repeated each year to confirm that in
It is possible to sail on Navigli a whole day admiring the great nature. You can also visit these beautiful places by bicycle or by a carriage.
To cross navigli is a extraordinary way to discover the wonders of our territory but above all to immerse in a uncontaminated nature.

The history of navigli began in the second half of XII century with the building of the first navigable stretch.
The first canal, Ticinello, was inaugurated in 1179 and with his
Some great engineers started the project that nowadays we can admire thanks to the innovative system of locks ideated by Leonardo Da Vinci at the end of '400.
Over the years the navigli have been very neglected so in 1977 the State gave the administration of Martesana's naviglio to the region. The region started a project for the upgrading of the zone. The navigli were once very popular and they were the hangout of shop and markets.
Nowadays the navigli's zone is characterised by the presence of many artist, models, musicians and young men thanks to the attendance of numerous locals and restaurants which made this zone of Milan very attractive. The atmosphere that you can breathe in the navigli are very peculiar and the landscape is very exciting to admire.
NAVIGLIO GRANDE is the oldest of
This naviglio is born by Ticino and it gets to the center of
The goods were transported by big boats which, arrived to Darsena, and were
distributed in the navigli’s area. The marble to build Milan ’s Duomo was transported through this
water canal.

NAVIGLIO PAVESE was started in 1365; it begins
from Milan ’s Darsena and arrives to Pavia , where it joins with Ticino
after a 30 km
long path.
The Naviglio Pavese, which in the past was used for cargo shipping, now
is a night attraction because there are a lot of bars and pubs.
In addition to restaurants, pubs and discos, the attractions are the big
boats permanently moored on its riversides. These boats were originally used to
transport sand but they have been transformed into floating bars and pubs
attended by young people to chat and drink.

NAVIGLIO GRANDE'S TOUR
The stretch between
Between Darsena and the center of Gaggiano there are
Ticinese's area, where our journey starts, is a typical quarter where the railing houses have been unchanged during the years. This zone was once popular, but now is a very nice place of artists, models, university students and a lot of good society's guys.
The atmosphere is beautiful because near a modern coffee bar you can find ancient workshops and sometimes it is possible to see a painter concentrated on his work.
Suddenly the landscape changes: now we are crossing the abandoned area of ex porcelain factory, Richard Ginori. It is a very big complex and it is about one kilometre long. Now we can observe the area of broken glasses, chimneys off and rusty iron. Some years ago this place was the pride of
The first taverns were born to give hospitality to the artists and the workers who worked hardly during the day, who painted and who pounded the hammer, then in the evening they spent the time together.
After two kilometres you get to Gaggiano. In the past it was the dormitory for the workers who had to build the Naviglio Grande. Gaggiano has been enjoying a new glory for a few years now; the city has restructured all the houses facing the naviglio giving them bright colours.
The presence of this water way was very important for the development of Gaggiano centre because it has connected Gaggiano to
This interesting journey ends here but the navigli continue in Vigevanese and Magentino, between villas, castles and villages.

Emma Valenti, Ginevra Scaglioni, Francesco Manzoni,
Andrea Ammirabile, Arianna Pavesi
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