NAVIGLIO
GRANDE
Il
Naviglio Grande è un canale completamente artificiale derivato dal fiume
Ticino, presso Tornavento, e termina nelle acque della darsena di Porta
Ticinese in Milano. E’ stato costruito prima dell’invenzione delle chiuse.
Ha
una lunghezza di 49,9 km con un dislivello totale di 34 metri; ha una larghezza variabile intorno ai 20 metri per poi
restringersi intorno ai 15 metri (nel tratto da Abbiategrasso a Corsico) fino
ad arrivare a 12 metri in Milano. La profondità
minima che può raggiungere è di 1m e la massima è di 3,80m.
NAVIGLIO
PAVESE
Il Naviglio Pavese nasce come canale navigabile che univa Milano a
Pavia; prende le acque dalla darsena di Porta Ticinese a Milano e sfocia nel
Ticino a Pavia.
Ha
una lunghezza di 33,1 km e una larghezza
di circa 10,8 m sul fondo. La sua profondità è di 1m. Il
canale supera un dislivello di 56,73m di cui 4,5 consumati in
pendenza e gli altri 52,21 esauriti in 14 sostegni (chiuse)-conche.
NAVIGLIO DELLA MARTESANA
Il
Naviglio della Martesana, completato definitivamente nel 1496 sotto la guida di
Ludovico il Moro, scorre da Trezzo sull´Adda a Milano per una lunghezza
totale di 38 km. Presenta un dislivello di 18m con una pendenza ripartita essenzialmente sul fondo. E’ largo
dai 9 ai 10 metri e con una profondità media
di 75 cm. Ha una sola conca a Cassina de Pomm
di circa 2m.
NAVIGLIO DI
PADERNO
Progettato da Leonardo da Vinci ed inaugurato da Lodovico
il Moro nel 1496, il naviglio della Martesana serviva a congiungere la città di
Milano all'Adda e quindi al lago di Como.
Il naviglio di Paderno ha una lunghezza di 2605m circa ed è una larghezza di 11m sul
fondo; l´acqua è sempre tenuta a metri 1,20 d’altezza. Ha una profondità di 1,5m
circa ed un dislivello di 27m vinto con 27 sostegni.
NAVIGLIO
DI BEREGUARDO
In particolare, il naviglio di Bereguardo, iniziato già
nel 1420, fu realizzato in gran parte tra il 1457 e il 1470 per volontà di
Francesco I Sforza duca di Milano. Ha una
lunghezza di 6,5 km e una larghezza di 9m circa.
Presenta un dislivello di 25m di cui 21 coperti da 11 sostegni e una profondità che varia da 1m a 1,5m. Si dirama sulla destra del Naviglio Grande a Castelletto
di Abbiategrasso e termina a Bereguardo.
Le chiuse del Naviglio
L’arte
di costruire canali navigabili sarebbe poco progredita nei secoli se non fosse
intervenuta l’invenzione della conca che consente colla regolazione della
pendenza dei canali, la loro migliore navigabilità, vincendo con salti in
località opportune i forti dislivelli del terreno, trasformando, cioè un canale
a pendenza continua, quale si addice bene per condurre acque di irrigazione e
di forza motrice, in un canale a gradinata, ogni gradino del quale è
precisamente una conca, cioè un bacino di limitate dimensioni, compresso tra
due chiuse mobili successive, dove è possibile il far salire e scendere il
livello delle acqye e con esse i galleggianti che vi si trovano.
La conca di navigazione
è un manufatto idraulico che permette di rendere navigabili canali e fiumi con
differenti livelli d'acqua.La parte centrale della conca è formata da una vasca, chiamata anche bacino, di dimensioni proporzionate alle imbarcazioni che la devono attraversare. In genere la vasca sui lati maggiori è delimitata da due muri di fiancata e sui lati minori da due porte a tenuta d'acqua. Il fondo della vasca è posto a livello uguale o leggermente più basso di quello del corso d'acqua inferiore.
Se per esempio una barca sta risalendo il corso di un canale le porte a monte della conca sono aperte, quelle a valle sono chiuse. Entra nel bacino della chiusa, le porte a valle si chiudono, il livello dell’acqua nella chiusa si alza grazie all’afflusso delle porte aperte a monte, quando l’acqua ha raggiunto il livello del corso superiore il natante può proseguire. Manovra inversa per il percorso in senso contrario.
Ciascuna delle due porte, come per la barca, può essere manovrata soltanto quando l'acqua posta a monte e a valle della stessa porta, è a pari livello. Per questa ragione le porte sono munite di acquedotti, aperture che possono essere chiuse o aperte a volontà per riempire o svuotare la vasca della conca senza ricorrere all'impiego di pompe.
Bibliografia:
·
Navigli del milanese di Giuseppe Codara; ed. Meneghine
·
Wikipedia
·
Storia dei navigli.it
Emma Valenti, Arianna Pavesi, Ginevra
Scaglioni.
a questo indirizzo web trovate una simpatica e chiara spiegazione grafica sul funzionamento delle chiuse
RispondiEliminahttp://www.motonaviandes.it/it/conca.htm