lunedì 20 maggio 2013



NAVIGLIO GRANDE

Il Naviglio Grande è un canale completamente artificiale derivato dal fiume Ticino, presso Tornavento, e termina nelle acque della darsena di Porta Ticinese in Milano. E’ stato costruito prima dell’invenzione delle chiuse.
Ha una lunghezza di 49,9 km con un dislivello totale di 34 metri; ha una larghezza variabile intorno ai 20 metri per poi restringersi intorno ai 15 metri (nel tratto da Abbiategrasso a Corsico) fino ad arrivare a 12 metri in Milano. La profondità minima che può raggiungere è di 1m e la massima è di 3,80m.





NAVIGLIO PAVESE

Il Naviglio Pavese nasce come canale navigabile che univa Milano a Pavia; prende le acque dalla darsena di Porta Ticinese a Milano e sfocia nel Ticino a Pavia.
Ha una lunghezza di 33,1 km e una larghezza di circa 10,8 m sul fondo. La sua profondità è di 1m. Il canale supera un dislivello di 56,73m di cui 4,5 consumati in pendenza e gli altri 52,21 esauriti in 14 sostegni (chiuse)-conche.  





NAVIGLIO DELLA MARTESANA

Il Naviglio della Martesana, completato definitivamente nel 1496 sotto la guida di Ludovico il Moro, scorre da Trezzo sull´Adda a Milano per una lunghezza totale di 38 km. Presenta un dislivello di 18m con una pendenza ripartita essenzialmente sul fondo. E’ largo dai 9 ai 10 metri e con una profondità media di 75 cm. Ha una sola conca a Cassina de Pomm di circa 2m.











NAVIGLIO DI PADERNO

Progettato da Leonardo da Vinci ed inaugurato da Lodovico il Moro nel 1496, il naviglio della Martesana serviva a congiungere la città di Milano all'Adda e quindi al lago di Como.
Il naviglio di Paderno ha una lunghezza di 2605m circa ed è una larghezza di 11m sul fondo; l´acqua è sempre tenuta a metri 1,20 d’altezza. Ha una profondità di 1,5m circa ed un dislivello di 27m vinto con 27 sostegni.






NAVIGLIO DI BEREGUARDO

In particolare, il naviglio di Bereguardo, iniziato già nel 1420, fu realizzato in gran parte tra il 1457 e il 1470 per volontà di Francesco I Sforza duca di Milano. Ha una lunghezza di 6,5 km e una larghezza di 9m circa. Presenta un dislivello di 25m di cui 21 coperti da 11 sostegni e una profondità che varia da 1m a 1,5m. Si dirama sulla destra del Naviglio Grande a Castelletto di Abbiategrasso e termina a Bereguardo.












Le chiuse del Naviglio

L’arte di costruire canali navigabili sarebbe poco progredita nei secoli se non fosse intervenuta l’invenzione della conca che consente colla regolazione della pendenza dei canali, la loro migliore navigabilità, vincendo con salti in località opportune i forti dislivelli del terreno, trasformando, cioè un canale a pendenza continua, quale si addice bene per condurre acque di irrigazione e di forza motrice, in un canale a gradinata, ogni gradino del quale è precisamente una conca, cioè un bacino di limitate dimensioni, compresso tra due chiuse mobili successive, dove è possibile il far salire e scendere il livello delle acqye e con esse i galleggianti che vi si trovano.
La conca di navigazione è un manufatto idraulico che permette di rendere navigabili canali e fiumi con differenti livelli d'acqua.
La parte centrale della conca è formata da una vasca, chiamata anche bacino, di dimensioni proporzionate alle imbarcazioni che la devono attraversare. In genere la vasca sui lati maggiori è delimitata da due muri di fiancata e sui lati minori da due porte a tenuta d'acqua. Il fondo della vasca è posto a livello uguale o leggermente più basso di quello del corso d'acqua inferiore.
Se per esempio una barca sta risalendo il  corso di un canale le porte a monte della conca sono aperte, quelle a valle sono chiuse. Entra nel bacino della chiusa, le porte a valle si chiudono, il livello dell’acqua nella chiusa si alza grazie all’afflusso delle porte aperte a monte, quando l’acqua ha raggiunto il livello del corso superiore il natante può proseguire. Manovra inversa per il percorso in senso contrario.
Ciascuna delle due porte, come per la barca, può essere manovrata soltanto quando l'acqua posta a monte e a valle della stessa porta, è a pari livello. Per questa ragione le porte sono munite di acquedotti, aperture che possono essere chiuse o aperte a volontà per riempire o svuotare la vasca della conca senza ricorrere all'impiego di pompe.



Bibliografia:
·         Navigli del milanese di Giuseppe Codara; ed. Meneghine
·         Wikipedia
·         Storia dei navigli.it

                                    
                                                                             Emma Valenti, Arianna Pavesi, Ginevra Scaglioni.

                                                                 

martedì 7 maggio 2013


TRASPORTO DELLE BARCHE SUI NAVIGLI MILANESI


VERGA SCRIVE CHE NEL 1834 LE BARCHE VENIVANO FISSATE ANCORA IN ACQUA AI CARRI FERROVIARI. ALL’OPERAZIONE ERANO ADDETTI DUE UOMINI E UN CAPOUOMO.
LA BARCA PARTIVA TRASCINATA DA UN ARGANO AZIONATO DA CAVALLI.
LE BARCHE CARICHE SCENDONO SENZA RIMORCHIO, MA RIMONTANO VUOTE IL CANALE, RIUNITE IN GRUPPO DI 5 , DETTE COBBIE, TIRATE OGNICOBBIA DA 5 CAVALLI; ESSE RIMONTNO IL CANALE IN 8 ORE E LO RIMONTANO IN 12.
SI AVEVANO BARCHE DESTINATEAL TRASPORTO DELLE PERSONE, DETTE CORRIERE PAVESI, QUESTE BARCHEERANO MOSSE NELLA DISCESA E NELL’ASCESA DA CAVALLI AL PICCOLO TROTTO.
LE BARCHE CARICHE RIMONTAVANO LA CORRENTE TRASCINATE LENTAMENTE DALLE FAMOSE E TIPICHE ROZZE .
SI PUO’ IMMEGINARE UN TRASPORTO SIMILE FINO AL 1854 QUANDO E’ STATO INVENTATO IL MOTORE A SCOPPIO DA DUE FISICI ITALIANI ,EUGENIO BERSANTI E FELICE MATTEUCCI.

LA DARSENA

LA DARSENA ERA STATA VOLUTA E REALIZZATA NEL 1603 DAL GOVERNATORESPAGNOLO PEDRO ENRIQUEZ DE ACEVEDO CONTE DI FUENTES ( 1525-1610) : ERA ADDOSSATA ALLE NUOVE MURA  E NE ASSECONDAVA IL PERIMETRO DEL VERTICE SUD OCCIDENTALE; VENIVA USATA PRINCIPALMENTE  COME PORTO, MA SERVIVA ANCHE PER COLLEGARE IL NAVIGLIO GRANDE CON IL NAVIGLIO PAVESE.

INFORMAZIONI PRESE DA:
-          NAVIGLI DEL MILANESE NEL 1927
-          WIKIPEDIA
WWW.TRENTOBLOG.IT ( BREVE STORIA