IL NAVIGLIO CHE VORREMMO
I giovani hanno bisogno di svagarsi perciò si ha bisogno di luoghi adatti per le loro esigenze come ad esempio la zona dei navigli, già in parte frequentata la sera dai ragazzi.
La zona del naviglio più frequentata è quella in centro a Milano, dove si incontrano 3 fiumi formando un triangolo dove vi è una notevole concentrazione demografica.
Adesso passeggiare lungo i Navigli è desolante e non c'è nemmeno l'acqua, solo qualche pozzanghera putrida, rifiuti di ogni tipo, pesci morti.
Carcasse di elettrodomestici, ombrelli rotti, lattine: un pattume a cielo aperto, con gli uccelli che ci volano sopra come in una discarica. Immagini che non vorremmo vedere mai più nella nostra Milano.
La condizione attuale del Naviglio rappresenta un duplice problema: sia dal punto di vista dell'attrazione turistica che da quello della nostra responsabilità, per cui è impensabile lasciare i canali in queste condizioni.
Per essere degni di poter accogliere dei turisti nei navigli, bisogna migliorare, pulire e perfezionare la zona, le acque non devono essere più così sporche, il fiume deve cessare di vivere come una specie di discarica per rifiuti di ogni tipo e deve apparire affascinante per poter essere navigato, non vogliamo mai più rivedere quella grossa quantità di sporcizia che invade una delle zone più belle di Milano.
Occorre un progetto che valorizzi un’area oggi degradata e la riqualifichi mediante la rimozione di rifiuti e di specie infestanti e con la pulizia delle strade e delle acque.
Questo è il Naviglio che vorremmo...
LEONARDO VS FRANK GEHRY VS RENZO PIANO
Tutti e tre ricercano la perfezione per le loro opere , ciascuno secondo i propri canoni.
Leonardo è più regolare e si basa sull’invenzioni di oggetti innovativi e unici per la sua epoca.Gary ricerca forme uniche fuori dagli schemi che rimangano impresse utilizzando materiali diversi dai soliti. Renzo è lo stile. Quello dell'architetto è un mestiere d'avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L'architetto svolge il mestiere più bello del mondo perché su un piccolo pianeta, dove tutto è già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibili
IL NOSTRO ARCHITETTO IDEALE
Al giorno d’oggi tutto ciò che ci circonda e che l’uomo ha costruito è stato progettato e inventato da
un team di ingegneri ed architetti.
In particolare gli ultimi sono responsabili della progettazione di strutture a scopo estetico e funzionale, ma quante volte queste creazioni riescono veramente ad unire insieme il bello con l’utile??? Per comprendere meglio tutto ciò prendiamo in considerazione tre uomini che hanno rivoluzionato la storia dell’architettura. Il primo fu un tradizionalista ma allo stesso tempo un grande innovatore considerata la sua epoca, LEONARDO. Il secondo protagonista di un’architettura alla ricerca dello stravagante, ma allo stesso tempo attento alla natura, FRANK GEHRY. Ultimo ma non meno importante è un architetto italiano famoso soprattutto all’estero capace di restare attaccato alla sua indole classica ricorrendo però alla travaganza, RENZO PIANO.
Leonardo visse nel XV secolo e fu uno dei più grandi architetti della storia, le sue opere a Firenze e a Milano, in particolare, sono sotto l’occhio di tutti e hanno contribuito enormemente nello sviluppo urbanistico delle due città. A Milano con la costruzione delle chiuse del naviglio e nei dintorni di Firenze con la deviazione del grande fiume Arno. Ogni sua opera presenta caratteri unici da ogni punto di vista, portò con se i suoi caratteri ispiratori e diede alle sue opere civili, ma soprattutto militari un’utilità reale; tutto ciò che costruiva e progettava era un’opera pensata in ogni minimo particolare per uno scopo ben preciso, nulla era lasciato al caso.
Frank Gehry è un architetto canadese nato a Toronto nel 1929, ma ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti. Tra i suoi capolavori più importanti sicuramente possiamo distinguerne alcuni come il museo Guggenheim di Bilbao, la casa danzante a Praga e la Novartis Pharma A.G. Campus a Basilea. Ognuna di queste opere è unica nel suo genere e dimostra un’innata capacità di raggiungere risultati impensabili a prima vista e rivoluzionari per l’architettura moderna.
Renzo Piano è nato a Genova nel 1937 ed è uno dei più famosi e riconosciuti architetti a livello internazionale. Delle sue numerose realizzazioni, il Centre Georges Pompidou è sicuramente quello che rappresenta maggiormente il suo stile controcorrente tanto che proprio in questa costruzione ce ne ha dato la dimostrazione portando all’esterno del palazzo tutti gli impianti e condutture che usualmente si trovano all’interno.
Tutte queste caratteristiche sono quelle che noi ci aspettiamo di trovare in quella persona che potrebbe avere l’incarico di progettare o modificare i Navigli e la zona circostante che rappresentano il passato, presente e FUTURO della nostra città. Ogni cosa va però fatta con responsabilità e in vista di un miglioramento della condizione attuale: correggendo i punti deboli e migliorando i punti forti.
QUESTO E’ L’ARCHITETTO CHE VORREI …
Il progetto Madrid Río consiste basicamente nella costruzione di un grande parco lineare di più di 10 Km di lunghezza che unisce le numerose zone verdi presenti da El Pardo a Getafe. Poco a poco, questa enorme superficie recuperata è andata acquisendo la forma e la funzione di nuovo centro medioambientale, ludico, sportivo e culturale che percorre Madrid da nord a sud, integrando i quartieri delle rive del Manzanarre.
Ad oggi sono già in uso spazi come la avenida de Portugal, la Huerta de la Partida, lo spazio intorno al Puente del Rey, i giardini e stagni del Puente de Segovia e gran parte del Salón de Pinos. In tutto, fin adesso, sono a disposizione dei madrileñi (e non) più di 830.000 m² di parchi, sono stati piantati 8.360 alberi, creati 8,7 Km di cammini e sentieri e altri 8 di piste ciclabili, oltre alla riabilitazione di ponti e passerelle. I progetti attualmente in esecuzione che dovrebbero concludersi in primavera sono il nuovo Parque de la Arganzuela che accoglierà un insieme di attività sportive, culturali e di svago, includendo la “playa urbana”, ovvero la spiaggia di Madrid. Si stanno terminando gli spazi intorno al Puente de Toledo e i ponti gemelli di accesso al Matadero e all’Invernadero.
Insomma, si tratta di un grande progetto che sta già dando i suoi frutti, rivalorizzando uno spazio abbastanza degradato e soprattutto un fiume che non è mai stato all’altezza dei fiumi delle altri capitali europee, come il Tevere di Roma, la Senna di Parigi o il Tamigi di Londra. Infatti il Manzanarre, per il suo scarso afflusso, è stato spesso deriso da vari personaggi come Quevedo, Gongora o Tirso de Molina. Se potessero ammirarlo
Questo è il Naviglio che vorremmo...
LEONARDO VS FRANK GEHRY VS RENZO PIANO
Tutti e tre ricercano la perfezione per le loro opere , ciascuno secondo i propri canoni.
Leonardo è più regolare e si basa sull’invenzioni di oggetti innovativi e unici per la sua epoca.Gary ricerca forme uniche fuori dagli schemi che rimangano impresse utilizzando materiali diversi dai soliti. Renzo è lo stile. Quello dell'architetto è un mestiere d'avventura: un mestiere di frontiera, in bilico tra arte e scienza. Al confine tra invenzione e memoria, sospeso tra il coraggio della modernità e la prudenza della tradizione. L'architetto svolge il mestiere più bello del mondo perché su un piccolo pianeta, dove tutto è già stato scoperto, progettare è ancora una delle più grandi avventure possibili
IL NOSTRO ARCHITETTO IDEALE
Al giorno d’oggi tutto ciò che ci circonda e che l’uomo ha costruito è stato progettato e inventato da
un team di ingegneri ed architetti.
In particolare gli ultimi sono responsabili della progettazione di strutture a scopo estetico e funzionale, ma quante volte queste creazioni riescono veramente ad unire insieme il bello con l’utile??? Per comprendere meglio tutto ciò prendiamo in considerazione tre uomini che hanno rivoluzionato la storia dell’architettura. Il primo fu un tradizionalista ma allo stesso tempo un grande innovatore considerata la sua epoca, LEONARDO. Il secondo protagonista di un’architettura alla ricerca dello stravagante, ma allo stesso tempo attento alla natura, FRANK GEHRY. Ultimo ma non meno importante è un architetto italiano famoso soprattutto all’estero capace di restare attaccato alla sua indole classica ricorrendo però alla travaganza, RENZO PIANO.
Leonardo visse nel XV secolo e fu uno dei più grandi architetti della storia, le sue opere a Firenze e a Milano, in particolare, sono sotto l’occhio di tutti e hanno contribuito enormemente nello sviluppo urbanistico delle due città. A Milano con la costruzione delle chiuse del naviglio e nei dintorni di Firenze con la deviazione del grande fiume Arno. Ogni sua opera presenta caratteri unici da ogni punto di vista, portò con se i suoi caratteri ispiratori e diede alle sue opere civili, ma soprattutto militari un’utilità reale; tutto ciò che costruiva e progettava era un’opera pensata in ogni minimo particolare per uno scopo ben preciso, nulla era lasciato al caso.
Frank Gehry è un architetto canadese nato a Toronto nel 1929, ma ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti. Tra i suoi capolavori più importanti sicuramente possiamo distinguerne alcuni come il museo Guggenheim di Bilbao, la casa danzante a Praga e la Novartis Pharma A.G. Campus a Basilea. Ognuna di queste opere è unica nel suo genere e dimostra un’innata capacità di raggiungere risultati impensabili a prima vista e rivoluzionari per l’architettura moderna.
Renzo Piano è nato a Genova nel 1937 ed è uno dei più famosi e riconosciuti architetti a livello internazionale. Delle sue numerose realizzazioni, il Centre Georges Pompidou è sicuramente quello che rappresenta maggiormente il suo stile controcorrente tanto che proprio in questa costruzione ce ne ha dato la dimostrazione portando all’esterno del palazzo tutti gli impianti e condutture che usualmente si trovano all’interno.
Tutte queste caratteristiche sono quelle che noi ci aspettiamo di trovare in quella persona che potrebbe avere l’incarico di progettare o modificare i Navigli e la zona circostante che rappresentano il passato, presente e FUTURO della nostra città. Ogni cosa va però fatta con responsabilità e in vista di un miglioramento della condizione attuale: correggendo i punti deboli e migliorando i punti forti.
QUESTO E’ L’ARCHITETTO CHE VORREI …
Il nostro Progetto ideale. Madrid Rio: la riabilitazione del fiume Manzanarre
I lavori di rimodellamento degli spazi lungo il fiume Manzanarre, ossia il progetto Madrid Río, stanno per essere terminati ed è già possibile ammirare i risultati che hanno trasformato le zone abbastanza trascurate lungo il fiume madrileno in un’area ricca di verde, spazi sportivi, culturali e molto di più.
I lavori di rimodellamento degli spazi lungo il fiume Manzanarre, ossia il progetto Madrid Río, stanno per essere terminati ed è già possibile ammirare i risultati che hanno trasformato le zone abbastanza trascurate lungo il fiume madrileno in un’area ricca di verde, spazi sportivi, culturali e molto di più.
Il progetto Madrid Río consiste basicamente nella costruzione di un grande parco lineare di più di 10 Km di lunghezza che unisce le numerose zone verdi presenti da El Pardo a Getafe. Poco a poco, questa enorme superficie recuperata è andata acquisendo la forma e la funzione di nuovo centro medioambientale, ludico, sportivo e culturale che percorre Madrid da nord a sud, integrando i quartieri delle rive del Manzanarre.
Ad oggi sono già in uso spazi come la avenida de Portugal, la Huerta de la Partida, lo spazio intorno al Puente del Rey, i giardini e stagni del Puente de Segovia e gran parte del Salón de Pinos. In tutto, fin adesso, sono a disposizione dei madrileñi (e non) più di 830.000 m² di parchi, sono stati piantati 8.360 alberi, creati 8,7 Km di cammini e sentieri e altri 8 di piste ciclabili, oltre alla riabilitazione di ponti e passerelle. I progetti attualmente in esecuzione che dovrebbero concludersi in primavera sono il nuovo Parque de la Arganzuela che accoglierà un insieme di attività sportive, culturali e di svago, includendo la “playa urbana”, ovvero la spiaggia di Madrid. Si stanno terminando gli spazi intorno al Puente de Toledo e i ponti gemelli di accesso al Matadero e all’Invernadero.
Il Salón
de Pinos è un
viale alberato e ornato da giardini largo 25-30 metri lungo più di 5 Km situato
sulla sponda del fiume,
in esso coesistono un itinerario pedonale e uno ciclistico. Molte strade,
come la Calle 30, sono state rese sotterranee (l’ultimo tratto che resta di
quest’ultima verrà “sotterrato” appena si trasferirà l’Atletico Madrid allo
stadio La Peineta) per recuperare superfici libere di traffico e sono state
trasformate in spazi verdi; lo stadio Vicente Calderón sará sostituito da un
laghetto artificiale.
Salòn de Pinos
I giardini
del Matadero circonderanno i suoi edifici avvicinando questa singolare
istallazione culturale alle stesse sponde del fiume. Verso sud, passeggiando o
in bicicletta, seguendo il Manzanarre si potrà arrivare fino a Getafe, mentre
verso nord, grazie a nuovi ponti e costruzioni, si si raggiungerà El Pardo.
Madrid Río è uno spazio accessibile a chiunque e unico per il suo valore medio ambientale e urbano e la rete trasversale di passaggi sul Manzanarre alimenta un sistema di mobilità “leggera” ed ecologica basata su itinerari pedonali e ciclistici, che permette ai quartieri situati alla destra del fiume di comunicare con l’area centrale di Madrid. Entro la prossima primavera Madrid Río disporrà di un totale di 33 passaggi che permetteranno di spostarsi da una parte all’altra del fiume, tanto longitudinalmente come trasversalmente. Madrid Río sta diventando un enorme spazio culturale sia per i monumenti storici e dotazioni culturali che alberga, sia per il fatto di servire come nesso di comunicazione tra luoghi di grande valore storico, artistico e paesaggistico situati nelle vicinanze.
Madrid Río è uno spazio accessibile a chiunque e unico per il suo valore medio ambientale e urbano e la rete trasversale di passaggi sul Manzanarre alimenta un sistema di mobilità “leggera” ed ecologica basata su itinerari pedonali e ciclistici, che permette ai quartieri situati alla destra del fiume di comunicare con l’area centrale di Madrid. Entro la prossima primavera Madrid Río disporrà di un totale di 33 passaggi che permetteranno di spostarsi da una parte all’altra del fiume, tanto longitudinalmente come trasversalmente. Madrid Río sta diventando un enorme spazio culturale sia per i monumenti storici e dotazioni culturali che alberga, sia per il fatto di servire come nesso di comunicazione tra luoghi di grande valore storico, artistico e paesaggistico situati nelle vicinanze.
La grande scommessa sulla mobilità
pedonale e ciclistica che
è alla base di tutto il progetto, permette di avvicinarsi, attraverso i suoi
sentieri alberati, giardini e parchi, a spazi come el Puente del Rey, el
Palacio Real, el Puente de Segovia, la Ermita de San Isidro, el Puente de
Toledo e le installazioni del Matadero Madrid. Proprio vicino al Puente
del Rey si trova una spianata con infrastrutture preparate per grandi eventi
cittadini dove sono stati già ospitati il Solar Decathlon ei festeggiamenti dei
mondiali di calcio. Risalta ilcarattere
sportivo del progetto, poiché Madrid Río disporrà di 43 tra
piste e campi sportivi per pattinaggio, calcio, ciclismo estremo bmx,
pallamano, tennis, scalata, etc.
Insomma, si tratta di un grande progetto che sta già dando i suoi frutti, rivalorizzando uno spazio abbastanza degradato e soprattutto un fiume che non è mai stato all’altezza dei fiumi delle altri capitali europee, come il Tevere di Roma, la Senna di Parigi o il Tamigi di Londra. Infatti il Manzanarre, per il suo scarso afflusso, è stato spesso deriso da vari personaggi come Quevedo, Gongora o Tirso de Molina. Se potessero ammirarlo
tra qualche mese, magari anche
loro cambierebbero idea.
Questa è la valorizzazione del Naviglio che vorremmo....
Questa è la valorizzazione del Naviglio che vorremmo....