lunedì 28 gennaio 2013

Gruppo C | Leonardo e i navigli

INTRODUZIONE
La città di Milano riassume in sé un paradosso: è distante dalle grandi fonti d’acqua, ma allo stesso tempo è ricchissima di quest’ ultima. Prendendo in considerazione i navigli ci si spiega, almeno in parte, questo paradosso. La parola “navigli” vuol dire appunto navigare e si intende quella lunghissima catena di canali che un tempo circondava Milano.
Nel 1179 i milanesi decidono, per motivi economici e soprattutto pratici, di scavare un lungo canale in modo che, prendendo l’acqua dal Ticino, la portasse in città, questo enorme e lunghissimo canale diverrà poi conosciuto come il Naviglio Grande, e i suoi lavori termineranno nel 1257

IL PERFEZIONAMENTO DELLE CONCHE
Leonardo Da vinci si occupò di perfezionare il funzionamento delle conche del naviglio per motivi pratici, lui stesso nei suoi disegni descrive o inventa degli ingegnosi sistemi meccanici che potessero modificare l’afflusso di acqua nei canali; il suo progetto di unire il naviglio della Martesana con la cerchia dei fossati Milanesi includeva l’abile progettazione di chiuse azionate da terra che potessero oltre a come citato prima, regolare il flusso acqueo, anche permettere il passaggio delle navi secondo un sistema innovativo,  e molto astuto, usato ancora oggi in Olanda e presso il canale di Panama. Questo sistema a conche permette di navigare il Naviglio sfruttando la conformazione del terreno senza l’uso di motori o remi che ne aumenterebbero i costi.
GIARDINO DI DELIZIE 
 Non ci è pervenuto nessun progetto organico dell'edificio, ma abbiamo delle annotazioni in cui, Leonardo, oltre a parlare dei dettagli architettonici ci parla anche delle sue invenzioni idrauliche ideate per questo "giardino di delizie". In questi appunti troviamo il progetto di un giardino in cui i mulini generano venti di ogni tipo e producono suoni di vari strumenti. Vi è anche la descrizione di alcuni corsi d'acqua abitati da pesci di buona indole, questo perché non dovranno intorbidire le acque. Questo giardino sarà circondato da una fine rete in rame in modo da poter avere il canto di uccelli sempre. Questo è tutto ciò che sappiamo sul giardino di delizie di Leonardo. (Luca.F)
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PONTI MOBILI 
LE FUNZIONI DEI NAVIGLI
I SISTEMI DI IRRIGAZIONE E BONIFICA DEI TERRENI
LO STUDIO DELLA NATURA E DEI CORSI D'ACQUA

 Leonardo mostra di essere molto interessato ai ponti i quali permettono di connettere e isolare palazzi e città, ma al contempo limitano la navigazione. Proprio per questo motivo Leonardo progetta un ponte che può essere costruito con materiali di fortuna, questo in modo tale che i ponti sarebbero potuti essere usati anche in guerra. Nella lettera di presentazione a Ludovico il Moro inviata da Leonardo si legge:"Ho modi di ponti leggerissimi e forti, e atti a portare facilissimamente, e con quelli seguire e alcune volte […]fuggire li inimici, e altri securi e inoffensibili da foco ebattaglia, facili e commodi da levare e ponere." Codice Atlantico, f. 391r. (Luca.F)
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Il sistema idroviario del Ducato di Milano è munito di piccoli porti e di depositi di materiali chiamati sciostre. Queste strutture consentono al Ducato di spendere meno per l’importazione di: pietre, calcine, grano, ferro e legname. In questo modo si rimedia alla mancanza di un grande fiume. Le barche dovevano essere solide per poter trasportare il prezioso marmo di Candoglia usato per la costruzione del Duomo, che arrivava fino al laghetto di Santo Stefano, da dove veniva poi scaricato grazie a uno speciale argano chiamato “falcone”. La fitta rete di canali e conche forniscono energia alle molte ruote idrauliche che nel XV secolo, consentono al Ducato milanese di essere tra i sistemi produttivi migliori e sviluppati d’europa.
  (Andrea G.)
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I SISTEMI DI BONIFICA E IRRIGAZIONE DEI TERRENI 
L'uso di rintracciare e destinare all'irrigazione dei terreni le acque dei fontanili suscita in Leonardo una grande curiosità per la natura dellacqua, per le leggi meccaniche che ne regolano il comportamento e per gli aspetti tecnici della loro realizzazione pratica. Per realizzare un fontanile si scava il terreno per mettere allo scoperto la sorgente d'acqua. Con canali detti aste si trasportano le acque dei fontanili ai terreni da irrigare. Insieme ai grandi canali e ai piccoli fiumi, le aste dei fontanili costituivano il sistema capillare di irrigazione. Durante il soggiorno a Vigevano, Leonardo compie un'importante bonifica dei terreni, per mezzo dell’acqua. Leonardo disegna un ponte canale simile a quello costruito a metà del Quattrocento per far superare al Naviglio della Martesana il fiume Lambro. A proposito dei carichi che gravano su un ponte canale, Leonardo dimostra di conoscere bene il principio di Archimede, secondo il quale ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume del liquido spostato. Leonardo annota un preventivo di spesa per la realizzazione di un canale e schizza alcuni elementi costruttivi tra cui un ponte largo "braccia 8". In un altro disegno progetta una draga per ricavare la terra dai fondali di conche e canali. Quattro pale mosse da una manovella raccoglievano il fango e lo depositavano in una zattera ormeggiata al centro. (Stefano M.)
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Leonardo dimostra il proprio interesse per la natura ed, in particolare, per i corsi d’acqua attraverso i numerosi disegni da lui realizzati: fra questi vi è la pianta della città di Milano, come si presentava durante il suo primo soggiorno milanese, dove egli mette in evidenza il tratto del Naviglio della Martesana anche grazie ad una veduta assonometrica nella quale si distinguono gli edifici principali, tra cui il Castello Sforzesco e il Duomo in costruzione. Il Naviglio della Martesana è costruito per condurre le acque dell’Adda a Milano ed è scavato nella roccia dell’argine destro del fiume. Leonardo disegnerà anche il corso di questo Naviglio, mettendo in evidenza il sistema usato per ridare al fiume durante i periodi d’asciutta l’acqua prelevata durante il corso dell’anno. Quando si mette in contatto con Ludovico il Moro prima di arrivare a Milano, egli espone le proprie abilità idrauliche che metterà poi a disposizione della città. In questi anni, Milano è racchiusa nel fossato difensivo rappresentato dai Navigli, che si stanno trasformando in un porto circolare, fonte di comunicazione fra la città e i suoi borghi esterni. Egli comincia quindi a studiare i corsi d’acqua nella zona, concentrandosi nel miglioramento del Naviglio Grande. Inoltre, uno dei principali problemi, poiché anche allora si pagava l’acqua usata per l’irrigazione, era far corrispondere effettivamente i soldi pagati con l’acqua ricevuta. Scrive inoltre un trattato riguardante gli idraulici e le opere di questi ultimi, da cui egli appare affascinato. Egli descrive l’acqua come l’unico dei quattro elementi che di proprio non ha nulla ma che prende il colore, l’odore, il sapore e la forma (liquida, solida o aeriforme) da cui che lo circonda. La sua attenzione per gli aspetti naturalistici viene messa inoltre in evidenza nel dipinto “La Venere delle rocce” del 1483, dove egli si dedica con particolare attenzione allo sfondo paesaggistico del quadro e alla sua prospettiva. (Giulia M.)
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OSSERVAZIONE DEL TERRITORIO
Sotto il dominio francese, Leonardo prende in considerazione due tipi di canali per completare la navigazione tra Milano e il lago di Como, già effettuabile partendo da Trezzo sull’Adda fino a Milano grazie al Naviglio della Martesana ma purtroppo impraticabile nel tratto turbinante dell’Adda in corrispondenza della Gola di Paderno. Leonardo prende in attenta considerazione un canale che porti dal lago al Lambro e quindi a Milano ma questa ipotesi viene subito scartata. La seconda ipotesi dell’estensione della navigazione dal Lago di Como a Trezzo sull’Adda è indicata in uno splendida veduta della media valle del fiume dove Leonardo disegna un bypass del fiume, in corrispondenza della gola di Paderno. Leonardo, tra il 1509 ed il 1511, disegna il traghetto de “la canonica” con la fune tesa tra le due sponde, e rappresenta anche la confluenza del fiume Brembo nell’Adda. Durante il soggiorno a Vaprio, Leonardo disegna una pianta del Castello di Trezzo sull’Adda, collocato tra le due anse del fiume. Dotato di un sistema di gallerie sotterranee che permettevano la discesa all’Adda, il sistema difensivo era completato da un famoso ponte a piani sovrapposti che scavalcava il fiume con un’unica arcata di 72 metri. Nel ruolo di ingegnere ducale, Leonardo visita la città di Pavia. Con acuto spirito di osservazione annota le sue considerazioni sulla rifondazione delle mura della città lungo le rive del Ticino. Osserva dimensioni dei pali e suggerisce il procedimento con cui rinforzare gli argini per resistere alla pressione dell’acqua.
(Giuseppe G.)
FONTI: http://www.museoscienza.org/leonardo/navigli/default.asp
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I NAVIGLI DOPO LEONARDO
Con la morte di Leonardo, la costruzione dei Navigli viene ripresa da altri costruttori. Il Naviglio di Paderno viene progettato da Giuseppe Meda, nella seconda metà del ‘500. A causa di problemi economici i lavori vengono interrotti. L’opera viene terminata nel 1777 per iniziativa dell’amministrazione austriaca. Un altro naviglio è quello Pavese che dopo diversi fallimenti a causa dei dislivelli, viene completato in età napoleonica nel 1805.  Milano diventa così uno dei più importanti porti fluviali d’Europa. Nel XIX secolo con le ferrovie e successivamente le auto l’importanza dei navigli diminuisce. Così l’utilizzo dei navigli diminuisce, tanto che le acque iniziano a diventare putride. Avendo perso la propria funzione di via privilegiata di trasporto, costituisce inoltre un ostacolo all’espansione della città. Tra il 1857 e il 1968 molti tratti dei navigli vengono così ricoperti, per migliorare le condizioni igieniche e permettere l’espansione della città. (Dawit P.)
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Gruppo B | La città ideale di Leonardo

La città ideale nel 400
Pianta Palazzo di Urbino 



Cortile Palazzo di Urbino


La città ideale è il concetto di insediamento urbano, anche se molto spesso viene solo progettata o immaginata e raramente realizzata. Nella città convergevano idee e aspirazioni diverse, sia funzionali che estetiche, in cui l’equilibrio esprimesse la sensibilità culturale e della società del tempo.  Un esempio può essere il Palazzo Ducale del duca Federico da Montefeltro nel 1474. Egli infatti investi i guadagni delle campagne militari nel rinnovamento urbanistico e architettonico della sua corte trasformando Urbino da città fortificata a centro urbanistico rinascimentale. Il cortile d’onore  è un esempio di architettura modulare per l’alternanza tra pieni e vuoti grazie alle paraste appoggiate su dei pilastri che separano i lati e fungono da perno rispetto alle diverse parti dell’edificio, esse si riuniscono in un centro sebbene poste su livelli differenti con un andamento irregolare, con un idea logica sottolineando come la matematica informasse l’intera attività dellà città.

(Francesca C.)




Modello di Leonardo per la città ideale






Verso la fine del ‘400, in seguito alla grandissima epidemia di peste, Leonardo iniziò ad occuparsi di urbanistica.
Egli iniziò ad elaborare un progetto di città ideale, che a causa degli ingenti costi non sarà mai realizzata. Importantissima è la posizione nella quale il progetto prevedeva la costruzione; infatti sarebbe dovuta essere costruita vicino al fiume Ticino, in modo da garantire scambi di merci agevoli e maggiori vie di comunicazione.
La Città secondo Leonardo doveva essere spaziosa e ordinata, pertanto sarebbe stato necessario abbandonare l’abitudine di progettare case vicine, vie tortuose; per incrementare l’efficienza prevedeva anche alte mura protettive che avrebbero dovuto circondarla. Le botteghe e le altre attività dovevano essere  ai piani bassi mentre le abitazioni della borghesia agiata ai piani alti. Sotto questi due piani si trovavano i canali navigabili, regolati da chiuse e conche che avrebbero dovuto facilitare la navigazione interna e il trasporto delle merci.
Egli anticipò così tanto i tempi che la sua idea di costruire gli edifici a torre, sfruttando al massimo gli spazi interni e disponendo le rampe di scale all'esterno, fornendo altresì a ciascun piano un accesso separato, troverà un'adeguata realizzazione solo negli anni '20 e '30 del nostro secolo, con la nascita del "movimento moderno".
(Davide C.)
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Il plastico urbanistico della città ideale ci è pervenuto da alcuni disegni raccolti nel manoscritto B dell’Institute de France. I modelli di edifici  in esso contenuti sono assemblati in modo arbitrario, ed evidenziano le idee Leonardiane per quanto riguarda l’urbanistica, creano infatti una sorta di città ideale in verità mai progettata. il codice, mutilato da Guglielmo Libri a meta Ottocento, originariamente composto da 100 libri oggi ne contiene solo 90. Le carte mancanti (che Libri aveva venduto a Lord Ashburnham) furono riportate all'Institute de France nel 1891. Il manoscritto è il più antico documento di Leonardo portato alla luce. In esso sono trattati la tecnologia della guerra, gli studi per la "citta ideale",  le chiese a pianta centrale e quelli per la macchina volante.

(Giulia Ca.)
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La città ideale di Leonardo


Nella seconda metà del ‘400, a Milano, Leonardo inizia ad avvicinarsi al tema della città ideale. L’idea che scaturisce da questo interesse è quella di una città perfetta, costruita in maniera intelligente, con una pianta ricavata da figure geometriche e da una rigorosa precisione architettonica, quindi una città tutta intellettualistica e teorica, studiata per risaltare la potenza del signore che vi governa. Tuttavia questi progetti  non saranno portati fuori dalla carta: i costi alti e i tempi di costruzioni rendono impossibile la realizzazione di queste città. A differenza dei trattatisti contemporanei, Leonardo ha un’idea molto funzionale di questi luoghi, in modo da rendere più facile la vita quotidiana e la risoluzione dei problemi di tutti i giorni. (Fabio S.)
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La città ideale di Leonardo
Nel Codice Atlantico, Leonardo descrisse un nuovo concetto di città che sorgesse attorno a un fiume. Il fiume era diviso in 6 o 7 affluenti a monte della città, tutti paralleli al fiume principale. Propose 3 livelli per la città ideale. Il livello più basso era composto di una rete di canali che era la rete principale di circolazione, che avrebbero trasportato i commerci da e per il mare e trasportavano i rifiuti fuori dalla città. Siccome il movimento naturale del fiume non sarebbe stato sufficiente a facilitare questi trasporti, Leonardo propose lo sbarramento del fiume sopra la città per creare dei torrenti. Il livello intermedio aveva strade per i viaggiatori e la gente comune e provvedeva alla circolazione. Il livello superiore era pensato per i nobili, con palazzi, strade colonnate e giardini. Leonardo disegnò addirittura degli edifici e delle macchine idrauliche, che avrebbero distribuito l’acqua attraverso un sistema di leve meccaniche. Alcuni edifici erano disegnati per essere equipaggiati con dei magazzini nelle fondamenta, accessibili direttamente da un canale attraverso un piccolo molo. Leonardo, inoltre, formulò delle leggi per assicurarsi che i possessori dei molti canali non avrebbero cambiato i loro possedimenti. Descrisse molti aspetti della città, grandi e piccoli, come stalle per i cavalli e ventole nei palazzi.

Fonte: http://suite101.com/article/leonardo-da-vincis-ideas-on-town-planning-a314447

Giulia Ce
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Gruppo A | La città ideale nel '400

La città ideale nel 400
INTRODUZIONE:
Nel  400 ci fu una riscoperta dei classici sia latini che greci, che stimolarono l’idea e il desiderio di realizzare uno Stato perfetto. Su di esso si concentrò quasi tutta la riflessione dell'arte e dell'architettura rinascimentale. Per sviluppare questo progetto, oltre all'amministrazione eccellente della città, bisognava avere anche una buona struttura urbanistica e architettonica. Doveva divenire un luogo adatto all'organizzazione politica, sociale e anche economica.
La città, caratterizzata da una rigorosa simmetria, si basava non più sulla casualità ma su di una concezione razionale degli spazi e delle strutture. Essa, per essere definita perfetta, doveva basarsi su canoni geometrici, per esempio con l’utilizzo di figure regolari e essere fondata su criteri prospettici e su una regolarizzazione modulare degli edifici. (Greta T.)
(FONTI: wikipedia )
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CARATTERISTICHE:

I criteri urbanistici erano elaborati secondo calcoli precisi e rigorosi, utilizzando quindi forme giudicate perfette e fondate sull’applicazione di una prospettiva lineare, che era stata inventata da Brunelleschi nel 1421 e codificata poi da Leon Battista Alberti nel suo trattato De Pictura. Nel 400 si pensò ad un Stato costruito con precise forme geometriche, e questo Stato doveva essere la citta ideale. L’architettura serviva a creare uno spazio congruo all’uomo e pensato proprio per l’uomo stesso. Doveva diventare uno spazio pieno di armonia, luogo d’incontro sociale, d’organizzazione politica e di pianificazione economica. (Samuele B.)
(FONTI: www.arte-argomenti.org/saggi/cittaideale.htm )
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LA METAFORA DI BABELE:

 Un esempio di città ideale si ritrova nel Libro della Genesi, dove si racconta della metafora biblica della Torre di Babele, che identifica l'esigenza dell'uomo a uno spazio in cui è possibile abitare e la cui struttura manifesta una potente carica utopica e ideale: un attrito che porta l'uomo a voler acquisire fama toccando il cielo, inseguendo l'ideale di tenere unita l'intera Umanità, affinché essa non si disperda sulla faccia di tutta la terra. Il fine illusionistico sotto inteso all'impresa di Babele è diverso dal pensiero del libro sacro e quindi indirizzato a un primordiale popolamento della terra, dato che molte delle volte il Dio della bibbia stravolge il Pensiero umano.   (Caterina C.)
(FONTI: wikipedia)
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SFORZINDA:
Sforzinda è il progetto di ampliamento per la città di Milano, ideato da Antonio Averlino detto il Filarete (Firenze,1400ca - Roma,1469). La città era progettata per la valle dell’Inda (un luogo ideale) dove sarebbe stata attraversata da un corso d’acqua. L’intera costruzione venne progettata fin nei minimi dettagli (tempi di lavoro, materiali e maestranze). La pianta è di tipo radiale, la forma a stella, ideata probabilmente per motivi di ordine cosmico o, più verosimilmente, per una migliore difesa, nasce dalla rotazione di 45°di due quadrati intersecati tra loro ed è iscritta entro un fossato circolare: sugli 8 vertici esterni abbiamo 8 torrioni, negli spigoli opposti, invece, vi sono 8 porte, dalle quali partono le 16 strade principali che conducono alla piazza centrale, munita di portici, rettangolare, dove vi sono gli edifici destinati alle funzioni civiche più importanti, (attività governative, amministrative, religiose ed economiche). A metà tra la piazza centrale e il fossato esterno corre una via di circonvallazione che in corrispondenza delle 16 vie principali si apre in 16 piazze (8 dedicate al mercato e 8 alle chiese). (Federica S.)
(FONTI: www.itis-einstein.roma.it/sforzinda/sforzind.htm ; wikipedia)
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ESEMPI CITTÀ IDEALI:

Un esempio ancora esistente di città ideale è Palmanova, cittadina in provincia di Udine. Città costruita dai veneziani, è chiamata città stellata per la sua pianta a stella poligonale con 9 punte.
Altro esempio di città ideale è Urbino, che con il suo palazzo ducale venne progettata per avere la forma di un palazzo.
Pienza invece è una piccola cittadina in terra di Siena che era stata progettata dal Papa stesso; la sua forma prevedeva una piazza centrale sulla quale si affacciavano la Cattedrale, la sede vescovile e e il palazzo Pretorio.
La piccola Ferrara, in mezzo alla pianura padana era un grande centro umanistico nonché ospite di tanti tra i più grandi pittori del tempo.
Acaya è un piccolo borgo in provincia di Lecce di forma quadrata e dotato di un castello.
Terra del sole è una città fortificata dai Medici in funzione di una difesa solida dei confini di Firenze. (Simone R.)
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mercoledì 23 gennaio 2013

3G | Arte | Milano nel '400

3G | Gruppi di lavoro:







A. Milano nel '400
La città ideale
http://it.wikipedia.org/wiki/Sforzinda
La scheda distribuita in classe è disponibile a questo link (177Kb)  (i documenti si aprono con la solita password del blog di arte)
Wikipedia | http://it.wikipedia.org/wiki/Urbanistica_rinascimentale 





B. La città ideale di Leonardo
http://www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_collezioni/scheda_oggetto.asp?idk_in=ST070-00058&arg=





C. Leonardo e i Navigli
http://www.museoscienza.org/leonardo/navigli/default.asp
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00285/?view=autori&hid=23166&offset=3&sort=sort_int
http://www.leonardoamilano.org/navigli.htm
http://www.navigli.net/storia.php
http://www.instoria.it/home/navigli_milano_leonardo.htm



Altri materiali
 | Leonardo Da Vinci | Leonardo: Codice Atlantico | Trattato della Pittura | (i documenti si aprono con la solita password del blog di arte)

Leonardo a Milano | http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/autori/23166/

Progetto di riqualifica
http://cuoredimilano.wordpress.com/2012/02/19/expo-per-rilanciare-lapertura-dei-navigli-a-milano/
http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/in-italia/riqualificazione-ambientale-navigli-milano-875.html
http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/Giornale/Giornale/Tutte%20le%20notizie%20NEW/Sindaco/darsena_via_acqua_expo
http://www.italianostra-milano.org/cms/?q=il-piano-beruto-dossier-battisti

MAPPA DI CARATTERE STORICO/FISICO DEI NAVIGLI

Lavoro svolto dalla classe 2^F con la professoressa di Fisica. Lo schema racchiude informazioni di tipo fisico e di tipo storico: l'utilità dei navigli nel tempo fino ad oggi e la particolarità di alcni fenomeni che si sviluppano nelle loro acque. In parte è basato sugli studi scolastici di questo anno e può anche essere utilizzato per una futura esposizione ai turisti che verranno a visitare le nostre acque!